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Gomme senza aria: è arrivato il momento?

Gomme senza aria (google)

Qualche tempo fa, nel 2005, la Michelin ha presentato la prima gomma senza aria. In realtà era un prototipo, montato su una sedia a rotelle che ha avuto il suo lancio commerciale nel 2012. Da allora, ha avuto alcuni usi, come nelle macchine agricole e industriali, dove le possibilità di ritrovarsi con una gomma forata sono più alte. Ma da lì a renderle commercialmente popolari ce ne passa.

Dopo diversi esperimenti, quest’anno abbiamo scoperto la Michelin Uptis, una nuova svolta al concetto di pneumatico. E non sono stati solo i produttori francesi a pensare a qualcosa del genere. Anche la Bridgestone, per esempio, ha creduto opportuno investire su un tipo di gomma del genere.
Un pneumatico airless ha prestazioni inferiori rispetto agli pneumatici convenzionali: aderenza, comfort … eccetto la resistenza alla perforazione. Questo è il motivo per cui non sono stati introdotti nel mercato fino ad ora, nonostante il fatto che da tre anni l’idea continui a girare. Sia per quanto riguarda le auto private che quelle aziendali, il fatto di avere una gomma praticamente “indistruttibile”, magari anche con meno prestazione, può essere un vantaggio importante, soprattutto se consideriamo lo stato sempre più degradato delle nostre strade e l’avvento delle auto ad alimentazione elettrica.

Ecco perché i test di pneumatici di questo tipo stanno aumentando nell’ultimo periodo. I test vengono effettuati in Michigan e l’obiettivo è quello di avere pneumatici airless in circolazione dal 2024. Per i veicoli elettrici in particolare avere un elastico che circonda i raggi polimerici attorno a un mozzo in alluminio, consentirebbe di installare i motori direttamente all’interno della ruota. Ciò avrebbe dei vantaggi, incluso avere più spazio in cabina.

Un altro punto a favore delle “gomme senza aria” è il risparmino di peso … e con essa le auto elettriche guadagnino autonomia. Per ora non è stato raggiunto. Hanno alleggerito la zavorra variando la forma dei raggi polimerici, ma il peso dell’elastico li rende ancora un po ‘più pesanti degli pneumatici convenzionali di oggi. Ed è facile creare un piccolo pneumatico con queste caratteristiche, ma non sono ancora riusciti a renderli abbastanza forti da montarli su un autobus o un camion.

I produttori sono convinti che in futuro ci sarà una grande domanda di pneumatici airless per veicoli commerciali, ma fare qualcosa in grado di sopportare quel peso è ancora un ostacolo. Inoltre, per ora i costi di produzione sono leggermente più alti e questo li rende poco accessibili ad una produzione di massa. Solamente al momento. Tempo al tempo.

Angelo Papi

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