Nuova Skoda Octavia: caratteristiche, motore elettrico e dotazioni super tecnologiche

Dopo circa un mese dalla shooting fotografico di presentazione, Skoda lancia sul mercato un nuovo modello della fortunata serie Skoda, già protagonista di un sostanzioso restyling nel 2016 e nel 2017. La nuova Skoda “segmento D”, porta la firma di Mlada Boleslav. L’uscita ufficiale è fissata per lunedì 11 novembre, esattamente fra due settimane.

Al momento, un primo assaggio è rappresentato dalla variante Wagon, che tra l’altro, come anticipato anche dai vertici della casa boema, risulta essere la declinazione di gamma più venduta (“Skoda Octavia Wagon viene scelta da quasi due terzi degli acquirenti di Octavia”) nonché la “familiare” più venduta in Europa e la vettura più importata in Germania. Motivo per cui, i riflettori vengono puntati sulla configurazione “due volumi”. La più classica Octavia berlina tre volumi, in ogni caso, entrerà anch’essa a far parte della nuova generazione; soltanto, la fase di debutto commerciale avverrà “a scaglioni”: in prima battuta arriverà Skoda Octavia Wagon, e a qualche settimana di distanza sarà la volta della versione berlina.

Le novità sono numerose: oltre a crescere negli ingombri esterni, Skoda Octavia 2020 porterà in dote una nuova impronta di stile, un corposo ventaglio di equipaggiamenti hi-tech e multimediali, ed una lineup di motorizzazioni decisamente ampia: unità a benzina, turbodiesel, metano, mild-hybrid e ad alimentazione ibrida plug-in. Tre gli allestimenti che saranno disponibili in occasione del “lancio” commerciale: i consueti Active, Ambition e Style, ai quali nei mesi successivi andranno ad aggiungersi la declinazione Scout e la più sportiva RS. Ma andiamo con ordine.

Corpo vettura: passi avanti all’insegna dell’efficienza

Le prime immagini definitive di Skoda Octavia Wagon “new gen” permettono di osservare, relativamente alle linee esterne, un aggiornamento al frontale (adesso simile in tutto e per tutto alla più recente produzione Skoda in ordine di tempo), soprattutto nel disegno della calandra e nella forma dei gruppi ottici a Led (i quali, anticipano i tecnici boemi, saranno disponibili anche a tecnologia Matrix Led). Complessivamente, l’upgrade estetico contribuisce a rendere Skoda Octavia 2020 un po’ più filante, donando alla quarta generazione della portabandiera di fascia medio-alta Skoda un “quid” dinamico che potrà far piacere al pubblico. A questo proposito, i tecnici di Mlada Boleslav sottolineano come, dal punto di vista dell’efficienza globale del veicolo, il restyling operato al corpo vettura ha contribuito ad un miglioramento in termini di penetrazione aerodinamica: il Cx di Skoda Octavia Wagon è 0,26, quello di Octavia berlina 0,24.

È un po’ più grande

Anche se dalle fotografie di anteprima non si nota molto, ad essere state aggiornate sono anche le dimensioni esterne: Skoda Octavia Wagon è – cifre alla mano fornite da Skoda – 22 mm più lunga e 15 mm più larga rispetto al precedente modello (rispettivamente, adesso misura 4,69 m e 1,83 m, specchi retrovisori esclusi). Il passo misura 2.686 mm. Diramati anche gli ingombri della successiva declinazione berlina tre volumi: la lunghezza è la medesima (cresce, dunque, di 19 mm), così come la larghezza che, ovviamente, presenta 15 mm in più essendo le carreggiate delle stesse dimensioni fra Wagon e berlina.

Abitacolo: punta su spazio e versatilità

All’interno, Skoda Octavia Wagon si segnala per una marcata rivisitazione del layout abitacolo, studiata dai tecnici del marchio che fa capo al Gruppo VAG in ordine di offrire sul mercato ulteriori atout di flessibilità di utilizzo (una “voce” da sempre tenuta nella massima considerazione da parte dei potenziali acquirenti di vetture che appartengono alla fascia “station wagon”). Un nuovo studio al modulo degli interni ha permesso, anche in questo caso i numeri vengono in aiuto, di ottenere 78 mm in più per le ginocchia degli occupanti la fila posteriore di sedili, e 30 litri in più di capacità utile di carico al bagagliaio nel normale assetto di marcia: 640 litri, laddove la terza serie “si ferma” a 610 litri; un risultato decisamente buono, anzi fra i migliori in senso assoluto nel segmento D. Nelle prossime settimane saremo in grado di precisare il volume di carico a sedili posteriori completamente abbattuti, che nell’attuale generazione arriva a ben 1.740 litri.

Nuovo design per la plancia e super dotazione hi-tech

  • Abitacolo. La “matita” dei designer del Centro Stile di Mlada Boleslav ha, affrontando il capitolo relativo alla conformazione degli interni, definito una nuova forma per quadro strumenti, plancia (su più livelli, in corrispondenza dunque del disegno della calandra), consolle centrale e pannelli porta. Fra le novità immediatamente disponibili, si segnala un inedito tipo di sedili, rivisitati nell’ergonomiacon l’obiettivo di aiutare il mantenimento di una corretta postura e a loro volta riscaldabili e provvisti (a richiesta) di funzione massaggio abbinabile al sistema di ventilazione. I sedili sportivi, offerti in opzione, vengono rivestiti in tessuto tecnico ad elevata traspirabilità ThermoFlux. Il volante, anche in questo caso rinnovato nel disegno, è ora a due razze e presenta una rifinitura cromata (nella variante multifunzione, il conducente può comandare fino a 14 differenti programmi mediante un sistema di pulsanti a pressione ed a scorrimento). L’impianto di climatizzazione è del tipo “Climatronic” tri-zona. Fra gli accessori a richiesta, sarà presente anche il dispositivo “Kessy” di apertura porte senza chiave.
  • Digitalizzazione. La strumentazione digitale Virtual Cockpit, a schermo da 10”, è configurabile dal conducente scegliendo fra quattro diversi layout: Basic, Classic, Navigation e Driver Assistance System, specificando quali contenuti visualizzare mediante i controlli multifunzione presenti sul volante. Da segnalare altresì il debutto di un Head-up Display che visualizza ulteriori informazioni utili alla guida (dalla velocità di marcia istantanea alle indicazioni di navigazione) direttamente sul parabrezza. Il modulo infotainment permette, a sua volta, la connessione ai device portatili in modalità wireless (in virtù della presenza della tecnologia SmartLink+ senza cavo), due prese Usb-C anteriori sulle cinque installate a bordo, e la regolazione dell’impianto A/C Climatronic.

Le motorizzazioni

La lineup Skoda Octavia di quarta generazione porta in dote una nuova serie di unità motrici TSI (benzina) e TDI (turbodiesel) ancora più efficienti, risultato che peraltro si accompagna, come si accennava, al significativo miglioramento in termini di penetrazione aerodinamica; accanto ai motori “convenzionali” (quelli a benzina dotati di filtro antiparticolato), sono disponibili propulsori a metanoibridi plug-in e mild-hybrid (questi ultimi al debutto assoluto nella produzione Skoda).

  • La tecnologia “ibrido leggero”. Il sistema di alternatore-starter a 48Vazionato mediante cinghia e che consente l’accumulo di energia in una batteria supplementare agli ioni di litio, “inaugurata” da Audi e, fra le altre, adottata dalla nuova ottava generazione di Volkswagen Golf presentata nei giorni scorsi, sbarca a Mlada Boleslav. Skoda Octavia 2020viene proposta in versione mild-hybrid a bordo delle versioni 1.0 TSI tre cilindri da 110 CV e 1.5 TSI quattro cilindri da 150 CV, entrambi equipaggiati con cambio DSG sette rapporti doppia frizione riprogettato nella nuova tecnologia shift-by-wire (disponibili, in ogni caso, anche in configurazione “termica tradizionale”, in questo caso con cambio manuale a sei rapporti, insieme al 2.0 TSI 190 CV abbinato esclusivamente alla trazione integrale ed al cambio DSG sette rapporti).
  • La versione ibrida ricaricabile. Dopo il ruolo-capofila recitato da Superb iV, primo modello Skoda ad essere alimentato a sistema ibrido plug-in, anche la nuova Octavia di quarta generazione porta in dote la tecnologia di elettrificazione: accanto al 1.4 TSI a benzina, agisce un motore elettrico in due varianti di potenza, in modo da offrire due versioni di modello, da 204 CV e, successivamente, anche da 245 CV.
  • I diesel “Twin dosing”. L’anteprima a bordo di Vokswagen Passat e VW Golf 8 ha aperto una nuova strada: l’adozione, cioè, di una tecnologia a doppio sistema di riduzione catalitica selettiva SCR “a catena”, e che va ad aggiungersi al classico filtro antiparticolato. In questo modo, le nuove unità motrici turbodiesel 2.0 TDI Evo, proposte su livelli di potenza che variano da 115 a 150 e fino a 200 CV, riducono di circa l’80% le emissioni di ossido di azoto in rapporto all’attuale terza generazione e sono già “in regola” con i futuri standard Euro 6d.
  • La variante G-TEC a metano. Non subito, ma nel 2020, la gamma Skoda Octavia “new gen” si arricchirà con la variante alimentata a gas naturale: sotto il cofano, è stato scelto il 1.5 TSI da 130 CV, alimentato da tre serbatoi da 17,7 kg complessivi per il gas naturale, e un piccolo serbatoio (9 litri) per la benzina. In questo modo, Skoda Otctavia G-TEC sarà omologata “monofuel”, permettendo di usufruire delle agevolazioni fiscali e della possibilità di transitare nei centri urbani.

Dinamica del veicolo e configurazioni di assetto

La quarta generazione di Skoda Octavia presenta due ulteriori opzioni di settaggio delle sospensioni: oltre alla configurazione-standard, verranno offerti un tipo di assetto più sportivo (che abbassa di 15 mm il corpo vettura) ed un assetto più rialzato (i 15 mm sono, in questo caso, aggiunti). In opzione si potrà ottenere il DCC-Dynamic Chassis Control, funzionale alla costante regolazione di sospensioni ed ammortizzatori e collegato direttamente al selettore dei programmi di guida Drive Mode Select.

Sistemi ADAS: tutte le novità

La dotazione dei dispositivi di ausilio attivo alla guida è, fedelmente all’attuale tendenza Skoda (e VAG più in generale), particolarmente ricca, e anch’essa improntata su diverse novità: da segnalare, in questo senso, il nuovo Collision Avoidance Assist che interviene direttamente sui movimenti di manovra in caso di urto imminente con un pedone, un ciclista o un altro veicolo; l’Exit Warningche avverte il conducente qualora un veicolo o un ciclista stia sopraggiungendo; e l’Hands-on Detect (un sistema simile si trova a bordo di Golf 8) che, tramite un modulo di sensori collocati nel volante, rileva se il conducente sta impugnando il volante in modo consistente o se non ha più il controllo del veicolo a causa di una potenziale emergenza sanitaria. In tal caso, l’Emergency Assist riesce a condurre il veicolo a uno stop in sicurezza.

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