Gara 1: A tredici giri dalla conclusione, lo spagnolo, prende la testa della corsa a discapito di un Max Biaggi che, non al top della forma a causa di una caduta avvenuta nelle qualifiche ( il romano infatti ha corso con infiltrazioni ad un piede) e con una messa a punto della sua moto non adeguata, ha provato in tutti i modi a tenergli testa, chiudendo al secondo posto. Sul podio, in terza posizione, un ottimo Marco Melandri, con la sua Yamaha ufficiale, artefice di una bella rimonta a seguito di una partenza sbagliata.
Gara 2: A quindici giorni di distanza, lo spagnolo del team Althea Racing, si ripete e, come accaduto nel Gran Premio si Solt Lake City, mette a segno un altra doppietta che rafforza la sua permanenza in testa alla classifica mondiale. Dopo la bandiera rossa, esposta per l’olio lasciato in pista dall’uscita di scena di Marco Melandri, i piloti, come da regolamento si sono rischierati in griglia, per compiere i dieci giri rimasti. Nella ripartenza, Biaggi è subito protagonista e con uno scatto repentino a semaforo verde, si porta in testa alla gara. Il pilota romano però, rimane sempre nel mirino dello spagnolo che sembra averne di piu’ e quando dopo 8 giri compie un errore, gli spalanca la porta per la vittoria. Dietro di loro chiudono la gara al fotofinish rispettivamente Noriyuki Haga, in sella all’Aprilia clienti del Team Pata e Ayrton Badovini, protagonista di una grande gara.
Il commento di Max Biaggi: “Il vantaggio di Ducati era netto, benché io tirassi alla morte. Le mie scarse condizioni fisiche non hanno influito più di tanto: qui a Misano le quattro cilindri sono troppo sfavorite. Quindi non c’era verso di stagli dietro, perché Checa aveva un passo nettamente più veloce del nostro”.