REVISIONI AUTO – 2,3 miliardi di euro. E’ questa la cifra che gli italiani hanno speso nel 2010 per far revisionare le loro auto presso le officine private autorizzate, come previsto dall’articolo 80 del Codice della Strada. Si tratta di una cifra di tutto rispetto, anche se inferiore del 5,5% a quanto speso nel 2009. A formare i 2,3 miliardi di euro spesi nel 2010 concorrono 805,7 milioni per il pagamento della tariffa di revisione (che è di 45 euro) e 1.509,8 milioni per la cosiddetta prerevisione, cioè per le operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per porre i veicoli in grado di superare i controlli.
Il sistema europeo delle revisioni, introdotto nel nostro Paese a partire dal gennaio 2000, si incentra sulla stretta collaborazione tra Ministero dei Trasporti, uffici della Motorizzazione civile ed officine private autorizzate alla revisione. L’efficienza del sistema – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – è particolarmente importante in quanto la revisione periodica (e quindi la corretta manutenzione) è un fattore imprescindibile per la sicurezza stradale, con notevoli benefici anche per l’ambiente.
Giova ricordare, afferma l’Osservatorio Autopromotec, che proprio per la decisiva importanza delle revisioni nella lotta contro l’incidentalità stradale, il nuovo Codice della Strada, varato nel luglio scorso, ha inasprito le sanzioni per le violazioni legate all’obbligo della revisione. Per la mancata revisione la multa è salita da 155 euro a 624 euro. In caso di recidiva la sanzione viene raddoppiata e vi è anche la sospensione dalla circolazione del veicolo fino all’effettuazione della revisione. Per chi, poi, circoli con un veicolo non revisionato sospeso dalla circolazione sono previste ulteriori sanzioni da 1.842 euro a 7.369 euro e qualora si incorra nuovamente in questa violazione vi è il fermo amministrativo del veicolo.
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