NUOVA RENAULT ZOE – Carina, elegante nella sua livrea bianca da salone. La Zoe è lì sulla pista per il primo test, che precede di un anno (2012) la produzione in serie.
LA NOVITA’
Esterno, giorno. Banlieue nord di Parigi, al Ceram, il grande centro prove dove molti costruttori eseguono i test più o meno segreti delle proprie auto. Renault ci fa provare su pista la Zoe, quarta vettura elettrica della sua prossima produzione dopo Kangoo elettrica, Fluence e la piccola Twizy.
SU STRADA
Le porte si aprono con un sistema a condensatore, basta sfiorare i contatti. Dentro il look è sensazionale, i sedili sono di design, elegantissimi in bianco e blu. Non sperate però di vederli sull’auto in prova, il costo sarebbe proibitivo. Su una concept sono accettati particolari inconcepibili su una vettura di serie: così il parabrezza è in policarbonato e deforma le immagini, materiale comune al bel tetto trasparente che rende l’auto estremamente luminosa. Bello anche il volante leggermente ovale e tecnologica anche la leva del cambio (diciamo così, perché la Zoe ha la trazione diretta motore-ruote); basta muoverla di pochissimo perché delle poco visibili spie a led segnalino marcia avanti, marcia indietro, stop.
Bene in vettura. Sale con noi il collaudatore che ama la sua vettura e ci tiene d’occhio. Attenzione alle accelerazioni, non curvate stretto, ma soprattutto attenzione alle chiazze di umido (a MIlano pioveva, qui c’è un timido sole) perché con i bellisssimi slick da salone si va via come sul sapone. Non sia mai che tocchi proprio noi distruggere un’auto da svariate centinaia di migliaia di euro.
Scricchiolii tanti, visibilità ottima. Con la Zoe sarà bello muoversi in città, in silenzio. Qui mica tanto, dato che il motore (non è quello definitivo) non è schernato e fa sentire io suo forte ronzio. Le batterie non sono nemmeno quelle definitive: qui niente litio, ma Ni-Mh, per di più con l’autonomia limitata al 50% del possibile dato che la centralina di controllo è stata solo adattata. Ma sulla versione in produzione ci saranno litio per 160 km e una potenza di 60 kW, sufficiente per prestazioni niente male. La meccanica sarà in pratica quella della Fluence ma con il minor peso si andrà assai più forte.
Proviamo ad accelerare decisi ma il colludatore fa una faccia stravolta e ci invita perentoriamente a rallentare: dice che non è sicuro della resistenza ai carichi laterali dei bulloni delle ruote. Ci manca solo di perderle, rallentiamo subito. In definitiva valutiamo più le soluzioni di stile di quelle meccaniche, ma è abbastanza per dire che la vettura c’è: grande il giusto per quattro persone, con un bagagliaio che a occhio dovrebbe avere tra 300 e 350 litri di capacità. Finito, si scende.
Ora passiamo ai posti dietro, per apprezzare la comodità dei sedili (vedi sopra) e la ragionevole abitabilità a patto che chi è davanti non arretri completamente il sedile. La posizione di guida alta rende ottima la visibilità, mentre anche così il rumore è tutto sommato poco e ti fa quasi sentire gli uccellini sugli alberi del parco.
MERCATO
Nessuna notizia questo riguardo. possiamo però mutuare l’esperienza Renault sulle altre elettriche, in particolare sulla Fluence. Costo 20.000 euro più il leasing da 76 euro al mese per le batterie. Qui la vettura potrebbe costare meno, ma le batterie sono le stesse. Cifre un po’ alte, ma fare il pioniere ha pure un costo. L’economia di scala dovrebbe fare il resto nei prossimi anni.
Gentemotori.it