Moto Malaguti cerca socio in affari: in allerta 170 dipendenti dello stabilimento di Castel San Pietro

MALAGUTI MOTO – Nuovo tavolo di crisi in Provincia di Bologna per la Malaguti, la casa di Castel San Pietro che produce scooter fondata più di ottant´anni fa. I sindacati hanno chiesto l´intervento delle istituzioni dopo che la proprietà ha descritto una situazione in aggravamento che rischia di diventare ancora più seria se non si trova un partner che affianchi la famiglia nella gestione.

«La situazione è delicata ma sotto controllo, l´azienda è sana – rassicura Antonino Malaguti – ci sono trattative avanzate in corso e alcuni interessamenti importanti». Difficoltà che comunque renderanno necessario l´utilizzo della cassa integrazione straordinaria in maniera più massiccia di quanto non sia stato fatto finora e fino a novembre, quando termina il periodo concesso dall´accordo firmato nell´ottobre scorso proprio in Provincia.

«La Malaguti ci preoccupa, come un po´ tutto il settore delle moto», sottolinea il segretario della Fiom Bruno Papignani. «La nostra attenzione è massima, abbiamo già messo in calendario l´incontro – spiega l´assessore provinciale Graziano Prantoni – quello della Malaguti è un prodotto che soffre molto della concorrenza globale, mi riservo di parlare con la proprietà il prima possibile». In allerta i 170 dipendenti di Castel San Pietro, soprattutto dopo le ripetute dichiarazioni dei Malaguti (Antonino, Marco e Learco) che da tempo stanno cercando un socio che possa risollevare le sorti dell´azienda di famiglia, senza escludere la cessione della maggioranza delle azioni. «Cerchiamo un partner forte a cui cedere quote importanti della società, qualcuno che voglia lavorare in Italia per darci una mano, fare investimenti e ampliare le vendite all´estero – spiega Antonino Malaguti – Tutto dipenderà dal progetto che ci viene presentato. Il mercato continua a calare e non ci aiuta ma l´azienda è sana».

Repubblica.it

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