NUOVA OPEL AMPERA – Partire da casa con le batterie cariche, percorrere in modalità solo elettrica da 40 a 80 km a seconda dello stile di guida e, se non si ha la possibilità di ricaricare, proseguire avviando un motore termico: è la soluzione di Opel nel campo delle auto elettriche “extended range”.
L’uovo di Colombo, dato che recenti studi hanno dimostrato che l’80% degli spostamenti quotidiani è inferiore ai 50 km. I dati preliminari annunciano una percorrenza media di 62,5 km/litro. Se si scarica la batteria non c’è problema: mettendo in funzione un motore termico (modalità estesa) è possibile percorrere oltre 500 km. Versatilità d’impiego e niente “ansia da autonomia” sono gli assi nella manica di Ampera, una 5 porte 4 posti che si caratterizza per semplicità di utilizzo e di ricarica. Bastano infatti 4 ore di collegamento a una normale presa Shuko da 220 Volt e 16 Ampere per un pieno “elettrico”. Se si ha fretta si può fare una ricarica parziale: basta un’ora per accumulare 3 kWh sufficienti per percorrere circa 20 km. L’accumulatore agli ioni di litio è da 16 kWh ma per assicurargli adeguata longevità (stimata in 10 anni di utilizzo o 240.000 km) non viene mai scaricato completamente. Posizionato sotto il tunnel centrale per motivi di bilanciamento dei pesi e per limitare i moti della scocca, pesa 190 kg, si compone di 288 celle ed eroga una tensione di 370 Volt. Ogni sua cella è condizionata termicamente per lavorare sempre alla temperatura ottimale.
Motore elettrico e termico invertono i propri ruoli nell’Ampera. Alla trazione è deputato esclusivamente un propulsore elettrico da 111 kW (150 cv) e 370 Nm di coppia. Il rapporto di trasmissione è fisso mentre del recupero di energia in frenata e in decelerazione si occupa un generatore da 55 kW tramite un riduttore epicicloidale. Tre innesti a frizione provvedono a far lavorare in sinergia due motori elettrici e uno termico con l’obiettivo di minimizzare i consumi e le emissioni. Il motore termico (un 1.4 a benzina da 84 cv) interviene solo a batteria quasi scarica e non agisce direttamente sulla trasmissione bensì produce solo l’energia necessaria per alimentare il motore elettrico. Il regime e la modalità di funzionamento del motore termico sono ottimizzati per il minimo consumo di benzina e indipendenti dalla velocità del veicolo.
Notevoli le doti di accelerazione e prontissima la risposta all’acceleratore durante la guida elettrica: 0-100 km/h in 9 secondi e 161 km/h di punta massima i dati salienti. Quando invece si ricorre al motore termico si nota un minimo ritardo nell’erogazione della potenza premendo con decisione sull’acceleratore. Ciò è dovuto al tempo necessario per far salire di giri il motore termico, poi si accelera con brio.
Il pedale del freno non brilla per prontezza e richiede un minimo di assuefazione. Premendolo, infatti, si attiva la frenata rigenerativa, significativa considerato l’intervento del generatore da ben 55 kW. Nelle brusche decelerazioni agisce anche il sistema frenante. L’esemplare testato è ancora allo stadio prototipale sebbene molto vicino alla produzione. Per la cronaca con poco più di mezz’ora di ricarica abbiamo percorso 12 km in modalità solo elettrica. A conteggiare la CO2 emessa allo scarico in questo breve tragitto si direbbe zero. Per la precisione bisognerebbe calcolare emessa per la produzione dei 2 kWh che ci hanno consentito la mobilità elettrica e che certamente è notevolmente inferiore alla quantità che ne emetterebbe un motore termico nel medesimo tragitto. L’Ampera sarà disponibile da settembre 2011 ad un prezzo a partire da 42.900 euro. Non sono ancora state comunicate le condizioni di garanzia.
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