MERCATO MOTO 2011 – Come per le auto, anche il mercato delle due ruote ha aperto il 2011 in ‘profondo rosso’. A gennaio, le vendite dei veicoli superiori a 50cc sono state 13.375, registrando un calo del 34,4% rispetto all’anno precedente, mentre il comparto dei ‘cinquantini’ totalizza 3.561 unita’, con una flessione del 13,7%. Quindi, sommando le due quantita’ – riferisce l’associazione di categoria Confindustria Ancma – si ottiene un dato globale di 16.936 veicoli, pari ad una flessione del 30,9% rispetto al 2010.
I dati di gennaio – sottolinea l’Ancma – sono falsati pero’ dal confronto con un corrispondente mese del 2010 ancora fortemente influenzato dalle immatricolazioni relative ai veicoli incentivati a fine 2009, che potevano essere immatricolati fino al 31 marzo 2010. A subire la maggiore emorragia di volumi in assenza di incentivi sono stati gli scooter le cui vendite a gennaio sono crollate del 43% a fronte di 7.990 veicoli unita’. Meno sensibile il calo delle moto (-15,7%) che totalizzano 5.385 pezzi. Il mese di gennaio – rileva Ancma – pesa circa il 4% del totale annuo.
“Il primo mese del 2011 non modifica il trend deludente dell’anno appena concluso e non si registrano ancora segnali di ripresa”, dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria Ancma. ”Per il momento – aggiunge – i potenziali clienti stanno alla finestra. Il buon andamento dell’usato testimonia come il problema sia soprattutto la scarsa disponibilità di reddito da dedicare all’acquisto dei mezzi di trasporto. Speriamo di consolidare gli indicatori economici positivi, che pure esistono – precisa Capelli – e che dovrebbero farci finalmente uscire dal tunnel della crisi”. Ma se ”i produttori dimostrano di avere fiducia e presentano nuovi veicoli, sullo sfondo – sottolinea il presidente di Ancma – rimane la necessità di svecchiare il parco circolante, soprattutto alla luce delle recenti misure di blocco del traffico a causa del superamento dei limiti di polveri sottili”. Capelli sottolinea che ”le nuove generazioni di veicoli abbattono fortemente il livello di emissioni” e si augura che, ”sia il Governo che le principali Amministrazioni regionali” possano favorire azioni tese a ”promuovere la sostituzione dei mezzi più obsoleti”.
Ansa