NISSAN JUKE PROVA SU STRADA – Alternativa, originale, persino ardita. Perché un crossover nel segmento B ancora non si era visto e l’equilibrio tra l’efficienza, che è sovrana nella categoria di appartenenza, e il divertimento alla guida proprio di un piccolo SUV diventa un arte davvero difficile. Ma Nissan ha il merito di provarci – unica a farlo – e Juke è una scommessa. Come del resto fu Qashqai nel segmento C e tutti sappiamo com’è andata a finire… TGCOM ha provato la motorizzazione 1.6 benzina da 117 CV, la più equilibrata col suo motore aspirato 4 cilindri, perché è in effetti per spiriti ribelli la versione turbo benzina sempre 1.6 ma 190 CV, mentre un consiglio d’acquisto lo merita anche l’unica motorizzazione diesel, la 1.5 dCi da 110 CV che i clienti di Qashqai (e della gamma Renault-Nissan) ben conoscono.
Con un assetto così alto da terra, Nissan Juke ha bisogno di sospensioni rigide per bilanciare tra la giusta aderenza sul terreno e una discreta dinamicità. Ma ciò non aiuta il comfort interno, che in effetti risulta idoneo a non più di quattro passeggeri, per i quali però c’è un notevole bagagliaio. La nostra Juke 1.6 da 117 CV e trazione anteriore dispone di un utile sistema di gestione del risparmio energetico (Dynamic Control System): se lo scatto si fa sentire con l’assetto “sport”, Juke è invece chiaramente un po’ fiacca nell’assetto normale ed economico. Ma già la presenza di questo sistema che consente a chi guida di scegliere l’assetto di marcia è un asso nella manica per qualsiasi confronto con la concorrenza di categoria.
La sfida più importante Nissan l’ha gioca però sul piano del design e questo dovrebbe mettere a tacere i pregiudizi (ancora correnti) sulla scarsa creatività dei costruttori giapponesi. Juke è unica dal punto di vista stilistico e si propone sempre super accessoriata, a prescindere dall’allestimento (i classici tre Visia, Acenta e Tekna). Il nostro modello è dotato di telecamera posteriore per il parcheggio, ma standard sono anche 6 airbag, l’ESP col sistema DCS per scegliere l’assetto di marcia, il climatizzatore, il computer di bordo e l’impianto radio-CD/MP3. E poi appunto il design: 4,13 metri compatti ma molto incisivi: la linea di cintura alta, le fiancate robuste, il tetto spiovente a mo’ di coupé. Più di tutto è però originale il frontale, con i fari rotondi incastonati ai lati della mascherina e le luci che vanno ad allungarsi sul cofano.
La visibilità per chi guida è ottima, merito del baricentro alto della vettura, ma proprio quei grandi gruppi ottici anteriori, così alzati verso la parte superiore del cofano, suscitano all’inizio qualche preoccupazione su dove finisca veramente il muso di Nissan Juke (lo faceva un po’ anche la vecchia Micra) e le prime manovre sanno di impaccio. Se gli esterni colpiscono lo sguardo di tutti in strada, non meno originali sono gli interni, anzi! Quel tunnel centrale che cita il serbatoio di una moto giapponese è davvero stupendo e dimostra come lo stile si gioca anche su dettagli non subito visibili. E in stile motociclistico è anche la strumentazione davanti al guidatore.
Nissan Juke sa farsi valere anche sotto il profilo off-road, ma in questo caso bisogna scegliere la motorizzazione turbo benzina da 190 CV, la sola disponibile con trazione integrale All-Mode 4×4-i. Per la nostra motorizzazione da 117 CV è invece disponibile a richiesta il cambio a variazione continua Xtronic. Non male i prezzi, che per la nostra versione 1.6 benzina aspirata partono dai 16.490 Euro dell’allestimento Visia. La gamma diesel parte invece da 17.990 Euro.
Fonte: Tgcom