«Non abbiamo disposto alcun tipo di controllo» spiegava ieri in serata il comandante Donati. Mentre su Facebook il sindaco Emiliano era stato molto più esplicito: «La struttura non è comunale ma è autorizzata dal comune» aveva spiegato alle centinaia di “amici” che commentavano l´iniziativa. A rilanciare la notizia era stato proprio il sindaco, come ormai è solito fare, dal suo profilo: «Cosa ne pensate? Ha senso consentire a chi non ha una casa o una villa di poter fare l´amore in macchina senza rischi? Io credo di sì. Comunque voglio conoscere il vostro parere» aveva chiesto in mattinata. La maggior parte degli utenti erano d´accordo con lui e quindi favorevoli con l´idea di Foggetti. E il sindaco ha contestato anche chi poneva il problema dello “squallore” del parco per coppiette. «Il luogo non creda influisca sulle motivazioni – rispondeva il sindaco, per poi lasciarsi andare a un pezzo di romanticismo – Se due persone si amano il cielo è anche in una stanza».
A far pensare a male era stata la precedente esperienza del Lovely Park: nel 2005 la struttura era stata sequestrata dal sostituto procuratore del tribunale di Bari, Francesca Pirrelli, per abusi edilizi. Erano stati realizzati dei box fissi, strutture inamovibili, laddove invece non c´erano le autorizzazioni edilizie. Il tutto è stato alleggerito e la situazione ora è visibilmente diversa: in mezzo alle aiuole e ai percorsi di verde, oggi in manutenzione secondo il proprietario, ci sono queste strutture chiuse ai lati e davanti da reti oscurate da teloni verde prato. Alle spalle si chiude una saracinesca che non si fissa a terra e si chiude soltanto quando entra un´automobile: ad azionare il meccanismo è la pressione del paraurti con una leva che si trova nella parte anteriore del posto auto. «È tutto in regola» risponde Foggetti che ieri non aveva molta voglia di parlare con Repubblica.
Eppure gli utenti del sito bari. repubblica. it erano d´accordo con la sua iniziativa: «Finalmente! – scriveva un utente – E non devo preoccuparmi di qualcuno che mi punta una pistola o peggio che approfitti della mia donna», e ancora, sostiene Vito Loiacono, «mi sembra una cosa che fa evitare i pericoli per i ragazzi». «Mi sembra finalmente una cosa molto positiva. Piuttosto che vedere in giro cose nn troppo edificanti, ben venga un luogo del genere. Speriamo si diffonda presto in tutta Italia!» arriva a scrivere un altro lettore. C´è chi non resiste a buttarla sul sorriso. Il capogruppo del Partito democratico al consiglio regionale e consulente alla Mobilità del comune di Bari, Antonio Decaro: «Se mi ricordo di cosa dovevo fare quando non avevo una casa, provo invidia per i ragazzi che possono usare il lovely park: tre euro l´ora vanno bene ma non si può pagare a frazione di ora? E se finisco prima devo pagare per forza tre euro? Proporrò un parcometro».
Repubblica.it
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