MERCATO AUTO TATA – Ricordate quando ad inizio dicembre un costruttore indiano aveva affermato che la Tata Nano aveva attraversato un vero e proprio “mese horribilis”, durante il quale le vendite erano colate a picco? Beh, ora la situazione sembra essersi ribaltata. Se a novembre la Tata aveva venduto solamente 509 esemplari della sua super economica city car, a dicembre la quota ha invece raggiunto le 5.784 vendite, registrando così un aumento del 1.136%.
Cosa può aver causato un cambio di trend così drastico? Cominciamo con il dire che la Tata ha fatto tesoro degli errori del passato. In novembre i problemi principali individuati erano stati una certa cattiva fama, causata da alcuni incidenti più o meno spiegabili, e un prezzo ancora eccessivamente alto, almeno per gli standard dell’utente medio indiano, che ha più difficoltà rispetto a quelle a cui siamo abituati noi a ricevere un supporto creditizio in banca. La casa indiana ha così deciso di lanciare una nuova e potenziata campagna pubblicitaria, unita ad un programma di finanziamenti a cui è più facile accedere per chiunque. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Anche la garanzia è stata aumentata a quattro anni o 60.000 km e i clienti possono ora avvalersi di un servizio assistenza specializzato al costo di 2 $ americani al mese. Unite tutto ciò alle nuove aperture di punti vendita in tutta la nazione e il gioco è fatto.
«Tata Motors si sta concentrando sulla Nano, perchè la sua reputazione dipende da essa – ha dichiarato Umesh Karne, analista di mercato di Mumbai – Soluzioni come il finanziamento facilitato e la manutenzione hanno rassicurato i clienti.»
Un altro grosso problema emerso nei mesi scorsi sono stati alcuni “inspiegabili” incendi a cui alcune Nano erano state soggette (dove l’ho già sentita questa?). La Tata Motors ha così garantito anche a chi ha già acquistato un esemplare della city car una nuova messa a punto al sistema di scappamento e a quello elettrico, ritenuti responsabili dell’incidente.
Un bel regalo di Natale per i clienti Tata. E per la Tata stessa.
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