MOTOGP 2011 – L’ultimo anno della 800cc per la stagione più attesa (di sempre?) della MotoGP. Valentino Rossi in Ducati, Casey Stoner alla Honda, il nuovo Campione del Mondo Jorge Lorenzo pronto alla riconferma dovendosi confrontare con un Dani Pedrosa dalle rinnovate ambizioni, uno “scomodo” compagno di squadra come Ben Spies, Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli alla prova del nove, Loris Capirossi di ritorno in Ducati. Quattordici campioni del mondo per 29 titoli conquistati al via, abbastanza per far passare in secondo piano le novità regolamentari in prospettiva 2012 con il ritorno alle 1000cc e le difficoltà economiche del momento (Yamaha senza un main sponsor, Suzuki presente con una sola moto).
Mediaticamente parlando è il campionato che tutti, dal 20 marzo a Losail, aspettano di seguire. Come per l’ultimo anno della 990cc del 2006, c’è la proiezione (speranza) di assistere ad un confronto aperto a più piloti per la vittoria finale, in una stagione intensa e.. durissima. Si parte a fine marzo per terminare a novembre inoltrato, 18 eventi anticipati dai test invernali tra Sepang (1-3 e 22-24 febbraio) e Losail (13-14 marzo) per fornire i primi attendibili riferimenti sui valori in campo e tematiche da affrontare in otto lunghi mesi.
Inevitabilmente il passaggio di Valentino Rossi alla Ducati suscita le maggiori attenzioni dei media e appassionati. In quanto tempo Rossi e la Desmosedici riusciranno a capirsi? E a vincere? La prima presa di contatto a Valencia ha animato le ultime settimane, specie ritrovando in cima alla classifica dei tempi Casey Stoner veloce a suo solito, senza quasi accorgersi di aver lasciato dopo quattro anni la Ducati salendo in sella per la prima volta alla RC212V ufficiale.
Per la Honda l’ultimo anno della 800cc propone l’imperativo di vincere, presentandosi con quattro punte in due team: con i colori Repsol l’australiano iridato 2007, Dani Pedrosa a tratti imprendibile in questa stagione (peccato per l’infortunio di Motegi) e Andrea Dovizioso, con Gresini Marco Simoncelli convincente all’esordio nella top class. Con questa “mano” la Honda non può sbagliare…
Il riferimento, aspettando la rivoluzione della 1000, resta logicamente la Yamaha. Jorge Lorenzo, soprattutto. Veloce, forte in sella e di testa, inattaccabile per gli avversari nel corso del 2010 che lo ha meritatamente eletto Campione del Mondo. Maturato imparando dai quattro “zero” del 2009, “Porfuera” oggi è il metro di paragone per tutti nella top class, sulla carta consolidato favorito per il bis iridato. La M1 2011 è nata bene e nei test di Valencia lo ha confermato, viaggiando su di un passo indiavolato, consentendo alla squadra di chiudere in anticipo le prove con un sentimento collettivo di soddisfazione, seguendo l’eccellente esordio da “ufficiale” di Ben Spies a pochi decimi dal nuovo team-mate.
Per Lorenzo sarà un compagno scomodo cercando di dar vita ad una sana rivalità per il bene della squadra e della casa madre, che ha oltretutto riconfermato in Tech 3 un valido tester come Colin Edwards affiancandogli l’ex campione Supersport e stella della Superbike, Cal Crutchlow. Quattro i piloti in Yamaha, sei in Honda (al poker di ufficiali ci sono Hiroshi Aoyama in Gresini e l’iridato Moto2 in carica Toni Elias di ritorno con LCR), altrettanti in Ducati, dove Aspar ha riconfermato Hector Barbera, Karel Abraham debutta con il proprio team AB Cardion Motoracing ed in casa Pramac si cambia tutto con Randy De Puniet, subito a suo agio con la Desmosedici, e Loris Capirossi vero e proprio “monumento” della MotoGP nuovamente con la Ducati.
Salvando il salvabile la Suzuki affronterà il mondiale 2011 con il solo Alvaro Bautista, pensando al futuro che verrà con le 1000cc ed il regolamento Moto1 “work in progress” che obbliga riflessioni su come si presenterà la classe regina nel 2012, ma apprestandosi a vivere la stagione più attesa dell’era moderna del motociclismo.
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