VOLVO – La casa automobilistica Volvo ha annunciato di voler includere circa duecento nuovi operai per il proprio stabilimento in Svezia, a Göteborg, meno o più a partire dal mese di marzo dell’anno venturo. Il costruttore nordeuropeo, per cui ha parlato un portavoce, si prepara, infatti, ad un sostanziale aumento della domanda (seppur approssimativamente parlando, ad oggi), proprio all’inizio della primavera del 2011: impossibile chiarire, ora, su quali basi e con quali abilità di chiaroveggenza il management del fabbricante sia riuscito a fendere il futuro e a leggerlo in questa maniera.
Fatto sta che, da marzo, a Göteborg, la casa automobilistica incrementerà il gruppo di operai, addetto alla costruzione delle automobili Volvo, da circa 3.400 persone a circa 3.600 persone, per fare in modo di innalzare il volume di vetture assemblate ogni giorno dall’attuale regime, pari a 48 veicoli per ora, a 52 veicoli per ora, cioè quattro Volvo in più ogni sessanta minuti. Lo stesso portavoce ha ammesso che la misura è solo preventiva, in vista di un forte rialzo di domande di vetture della gamma.
Noi lo speriamo per loro: la casa automobilistica svedese è stata da poco acquisita da una società cinese, Geely Automobile Holdings, dopo il divorzio da Ford Motor Company, ma non ha ancora una strategia ben precisa per uno sviluppo in grande stile. Il neo-Amministratore Delegato, Stefan Jacoby, ha dichiarato di voler aumentare le vendite della gamma Volvo sino ad 800.000 unità ogni anno, dandosi per scadenza temporale un decennio: nel 2010, secondo alcune stime, il costruttore non è arrivato neppure alla metà, fermandosi a 380.000 veicoli venduti (all’incirca).
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