Lunga 481 cm e larga 188, Ford Galaxy rispecchia in pieno il look e le scelte dei monovolume maxi, con un frontale disegnato in modo molto spiovente a cui si abbina una carrozzeria che garantisce la massima abitabilità interna tanto ai cinque passeggeri tradizionali che agli ulteriori ospiti alla terza fila di sedili, ripiegabili in modo rapido per liberare la capacità del bagagliaio, che arriva a 803 litri. Il mix tra forma e sostanza è comunque molto riuscito, con una visibilità su strada davvero eccellente che consente di affrontare anche una guida cittadina molto serrata con una corretta percezione degli ingombri.
Gli interni sono attualmente il massimo del confort in casa Ford, con rivestimenti sempre molto consistenti e una qualità di assemblaggi e finiture decisamente convincenti. Rispetto al passato, sale di molto anche la fattura delle plastiche utilizzate, come del resto l’ergonomia nel posizionamento dei comandi: nel quadro strumenti ora è ospitato un secondo display supplementare che replica le indicazioni del navigatore e dei comandi audio.
La posizione di guida è un ulteriore punto a favore di Galaxy, con un corretto allineamento tra volante e pedali, ma anche un comfort generale che permette di affrontare lunghi viaggi senza affaticamenti alle gambe e alle spalle.
Il cuore del Galaxy 2.0 è naturalmente il motore benzina quattro in linea EcoBoost con turbo, iniezione diretta di benzina e fasatura variabile delle valvole, ovvero il top della ricerca Ford in materia di abbinamento tra ecologia e prestazioni. Il consumo medio di 8,1 l/100 km, con emissioni pari a 189 g/km di CO2, sta a significare un successo tecnico, confermato nei fatti. Con una potenza di 203 Cv e soprattutto una coppia di 300 Nm a 1.750 giri, scatta la vera sorpresa di questa prova, ovvero una inaspettata reattività non solo in rapporto ad altri monovolume di questa taglia, ma anche in confronto con molte berline di motorizzazione equivalente.
Complice l’ottimo cambio automatico a sei marce e doppia frizione PowerShift, le partenze risultano sempre agili e disinvolte, la selezione dei rapporti rispecchia sempre un regime di rotazione del motore in piena coppia e la modalità “Sport” della trasmissione permette di togliersi dei veri sfizi nei sorpassi e in ripresa, dove la turbocompressione del propulsore non ha nessun sintomo di ritardo.
Divertente e sorprendete, questa Galaxy a benzina, ma diversa dal luogo comune dei monovolume grandi anche per quanto riguarda le qualità del telaio. Come per la cugina S-Max, pianale e sospensioni derivano strettamente da quelle della berlina Mondeo e dunque il molleggio è contenuto, il coricamento laterale non risulta mai superiore a quello di una Station Wagon e perfino il feeling dello sterzo è diretto, con la giusta durezza in velocità. Da segnalare infine la silenziosità di marcia: nessun fruscio aerodinamico e assenza totale di rumore anche a velocità superiori a quelle concesse dal codice stradale.
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