F1 2013. L’abbiamo detto più volte che il 2012 non decreterà la fine del mondo ma sicuramente segnerà la fine della Formula 1 come la conosciamo adesso. Il 2013 sarà l’anno delle grandi novità. Si è già parlato dei motori turbo con finalità ecologiche. Ovviamente nel laboratorio FIA c’è dell’altro. Avvalendosi dell’illustre collaborazione di Patrick Head e Rory Byrne, Jean Todt presenterà ad inizio 2011 un pacchetto di proposte ai team i quali dovranno analizzarle e dare una risposta. Tra le novità più interessanti c’è la riduzione delle ali, sia anteriore che posteriore, al fine di rendere la auto più lente rispetto alle attuali, ma meno al limite, potendo così garantire gare più spettacolari:“Ci è stato chiesto di definire delle specifiche che possano essere alla base di monoposto non più lente di 5 secondi al giro rispetto ad oggi. Abbiamo cercato di individuare delle linee guida che potessero raggiungere questo obiettivo. Con l’introduzione del turbo e le limitazioni di carburante, i motori saranno più efficienti ed i piloti viaggeranno alla massima potenza solo per il 50% del tempo sul giro, questo porterà anche alla riduzione del 35% dei consumi”, ha dichiarato Patrick Head, storico co-proprietario del team Williams. Secondo la Federazione, solo rallentando le auto rendendole più difficili da guidare sarà possibile aumentare lo spettacolo e agevolare i sorpassi.
HONDA RITORNA? Le annunciate novità tecniche in fatto di motori, vale a dire l’introduzione dei 1,6 V4 turbo sta scaldando l’ambiente in fatto di motoristi. Da prima la Volkswagen si è detta possibilista. Adesso pure la Honda, ritiratasi a fine 2008, ripensa la propria posizione. “I motori del 2013 cambieranno radicalmente, le squadre partiranno da un foglio di carta bianco ed avranno grande libertà tecnica. Il motore tornerà ad essere importante e vincerà il migliore. Bmw è uscia da poco, Volkswagen è ancora incerta ma credo che i giapponesi non perderanno questa sfida. Certamente bisognerà chiarire la questione dei soldi da spendere ma credo che la riduzione delle unità stagionali e le limitazione dei materiali potrebbero aiutare in questo senso”, è stato il commento di Jean Francois Caubert, general manager del team Renault. Proprio la Renault, dal 2011 sarà in F1 nella sola veste di motorista.
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