Suzuki GSX-R750 e Suzuki GSX-R600

SUZUKI GSX-R – Presentate a Intermot di Colonia lo scorso ottobre, le nuove supersportive di media cilindrata Suzuki costeranno rispettivamente €12.2000 e €13.500. I prezzi si intendono franco concessionario, IVA compresa, costi di immatricolazione esclusi.

Le due GSX-R sono due moto completamente nuove, sviluppate in parallelo condividono la medesima tecnologia sportiva e una erogazione di potenza più gestibile e cercando di diminuire le emissioni di CO2 e un consumo di carburante ridotto di circa il 10%.

La prima GSX-R750 è nata nel 1985, adesso i tecnici Suzuki la ripresentano in doppia versione con due cilindrate: la GSX-R750 e la GSX-R600, per soddisfare i gusti di chi ama la combinazione di un motore 750 allo stato dell’arte con le dimensioni compatte di una 600 Supersport.

Le nuovissime GSX-R750 e GSX-R600 sono le due Supersport sviluppate in parallelo dallo stesso team di progettisti Suzuki. La caratteristica di questi modelli è che hanno in comune la stessa avanzata tecnologia del motore già collaudata in gara, con una più ampia erogazione di potenza, una migliore risposta del gas, emissioni inferiori e un consumo di carburante ridotto di circa il 10% in base alle misurazioni effettuate dai tecnici Suzuki secondo gli standard WMTC (Worldwide Motorcycle Test Cycle).

Queste moto sono costruite sulla base di un interasse più corto di 15 mm, con geometria della ciclistica, sospensioni e freni sviluppati per le competizioni, e con una carrozzeria aerodinamica più semplice e leggera.

La nuova GSX-R750 è più leggera di 8 Kg, con una massa di soli 190 kg, mentre la nuova GSX-R600 è addirittura 9 Kg più leggera, per una massa totale di soli 187 kg, un dato che le garantisce il miglior rapporto peso/potenza fra le Supersport commerciali quattro cilindri 600.

I progettisti Suzuki hanno lavorato con una cura particolare sull’efficienza delle nuove GSX-R750 e GSX-R600, sotto ogni aspetto. I due nuovi modelli si caratterizzano per la ciclistica rinnovata, entrambi sono infatti dotati di un nuovo telaio a doppio trave in alluminio più compatto e leggero con un interasse ridotto di 15 mm. L’interasse della GSX-R750 è ora di 1.390 mm, mentre quello della GSX-R600 è di 1.385 mm.

In termini generali, la GSX-R750 e la GSX-R600 hanno in comune la stessa progettazione con motore quattro cilindri compatto e potente, una pura dimostrazione di avanzata tecnologia motociclistica ad alte prestazioni.

Entrambe sono dotate di sistema S-DMS, con selettore della modalità integrato alla ECM, consente al pilota di utilizzare un pulsante sull’interruttore nella barra sinistra del manubrio e scegliere una delle due mappature disponibili, regolando così l’iniezione e i sistemi della valvola secondaria e dell’accensione. Le due mappature sono indicate come A e B. La mappatura A offre massima potenza e accelerazione, mentre la B è per prestazioni più controllate.

Il sistema S-DMS consente al pilota di scegliere la mappatura adatta alle diverse condizioni di guida e alle sue preferenze, per esempio una mappatura per la guida in autostrada e un’altra per percorsi misti. Le due mappature disponibili sono state inoltre sviluppate in base alle esperienze in gara. Il passaggio da una all’altra è istantaneo. Il pilota può quindi adottarne una per una certa parte di un tracciato e poi passare all’altra per un’altra tipologia di percorso, per esempio quando solo alcuni settori della pista risultano bagnati. Il sistema consente inoltre di passare dalla mappatura A alla B per adattarsi alle condizioni di fine gara quando il pneumatico è usurato, di usare sempre la mappatura B per un pneumatico appena montato o ancora scegliere la A per i tracciati più veloci e la B per quelli con più curve.

Il nuovo quadro strumenti più compatto e leggero montato sulla GSX-R750 e sulla GSX-R600 incorpora di serie un laptimer/cronometro e l’indicatore dei giri motore sequenziale e programmabile. Entrambe le nuove dotazioni sono molto utili nei tracciati di gara.

Il laptimer/cronometro si attiva tramite un pulsante dall’interruttore della barra destra del manubrio. Il sistema di indicazione dei giri/minuto del motore con quattro LED è programmabile in modo che si disattivi secondo quattro diverse impostazioni di giri, con possibilità di scelta fra la spia luminosa fissa o lampeggiante. È regolabile anche la luminosità dei LED. Il pezzo centrale del quadro strumenti è il contagiri analogico, con adiacente un display LCD che fornisce i dati su tachimetro, contachilometri, doppio parziale, chilometri percorribili in riserva, orologio, temperatura refrigerante/indicatore pressione olio, laptimer/cronometro, indicatore S-DMS e indicatore della marcia.

Gli altri LED del quadro comprendono la folle, gli abbaglianti, l’indicatore di direzione, il livello del carburante e gli indicatori FI. Un sistema antifurto con immobilizer a codice è montato di serie su alcuni mercati, con un LED aggiuntivo nel quadro strumenti.

Infomotori.com

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