NOVITA’ AUTO 2011 FIAT-CHRYSLER – Per il gruppo italiano, il 2010 è stato un anno vissuto all’insegna delle contraddizioni. Da un lato, i riscontri positivi sul fronte americano, con i forti segni di ripresa della Chrysler e il debutto in pompa magna della Cinquecento costruita in Messico, se non altro simbolo di orgoglio e ottimismo della volontà. Dall’altro, invece, le difficoltà in Europa e soprattutto sul nostro mercato, con la fine degli incentivi, l’annunciata chiusura della fabbrica di Termini Imerese e le incertezze sul futuro di altri cardini del sistema produttivo Fiat, come i complessi di Pomigliano d’Arco e di Mirafiori. Una fase di transizione della quale non si vedono ancora bene tutti i passaggi ma che, comunque, nel 2011 vedrà importanti evoluzioni capaci di far comprendere meglio i connotati di un disegno strategico che cerca di passare dalla difesa all’attacco.
Uno degli assi fondamentali ruota intorno alla terza generazione della Panda e alla sua nuova piattaforma flessibile, che vedrà nascere anche la riedizione della Lancia Ypsilon (vedi foto), questa volta a cinque porte pronta a confrontarsi con rivali storiche (la Mini) o neofite (la Citroen DS3), e le derivate monovolume compatte, eredi di Idea e Musa. Dal punto di vista tecnico, in prima fila il bicilindrico a benzina Multiair, già sulla Cinquecento, e un po’ simbolo della capacità di ricerca tecnologica avanzata del gruppo in materia di bassi consumi e contenimento delle emissioni inquinanti.
A modelli di origine statunitense, invece, il compito di cominciare a tappare qualche “buco” di troppo che ha penalizzato la gamma Fiat nel recente passato. Farà da apripista una grossa crossover (lunga poco meno di cinque metri e in grado di ospitare fino a sette persone) strettamente imparentata con la Dodge Journey, mentre la altrettanto imponente monovolume Voyager sostituirà la Phedra con marchio Lancia. Lo storico nome Flavia dovrebbe poi essere ripreso per una berlina di tono superiore sulla base della Chrysler 200, ma dalle connotazioni e finiture in sintonia con la tradizione dell’illustre blasone torinese. In tema di motori, la doppia scuderia italo-americana può offrire una disponibilità ampia nel campo dei benzina (turbo di scuola latina e potenti V6 yankee), mentre arriverà un V6 a gasolio tre litri per accrescere l’offerta dei diesel ed equipaggiare le vetture più grandi.
Altra protagonista decisiva per restituire slancio al gruppo, la Giulietta, che ha consentito all’Alfa Romeo di riportare i dati delle vendite sul segno più negli ultimi mesi del 2010 e che nel 2011 vedrà un completamento del listino con le varianti dotate di cambio elettronico a doppia frizione o ancora più vivaci nelle prestazioni. Anche nel caso del marchio del Biscione, comunque, il futuro non immediato parla di sinergie con Chrysler, di ritorno alla trazione posteriore e di debutto nel settore Suv. Mantenere alto il valore del patrimonio della tradizione sportiva, del resto, è un elemento del quale il gruppo deve tenere conto, nel momento in cui qualche “sirena” (leggi Volkswagen) sembra farsi sentire, ma la crescita costante delle vendite Ferrari sta a dimostrarlo, con il successo della 458 Italia che nel 2011 sarà anche Challenge e spider.
Repubblica.it