Secondo uno studio realizzato dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale i periodi di esodo continuano ad essere tra quelli più a rischio sul fronte dell’incidentalità stradale. In particolare analizzando i dati della Polizia Stradale appare molto allarmante quanto successo durante lo scorso esodo natalizio quando, rispetto al Natale 2008/2009, si è registrato un aumento del numero complessivo dei sinistri (+4,9%), degli incidenti con esito mortale (35,7%), del numero complessivo dei morti (+20,6%) e delle persone ferite (5,6%).
I dati degli ultimi 5 anni dimostrano come gli esodi di Natale siano sempre pericolosi e anche se il trend sembrava essere in miglioramento dal 2004 al 2008, il pessimo risultato dell’anno scorso non può che confermare la necessità per chi fa prevenzione di non abbassare mai la guardia e, per gli automobilisti, di aumentare la prudenza.
La velocità continua ad essere uno dei principali imputati insieme alla guida sotto l’effetto di alcool e alla distrazione. E l’andamento delle violazione al codice della strada contestate dalla Polizia Stradale agli automobilisti ne sono una triste conferma. Durante l’esodo 2009 l’eccesso di velocità e la velocità pericolosa (29.586 contravvenzioni, +24% rispetto al 2008) risultano essere le infrazioni maggiormente sanzionate sulle strade del nostro Paese, a cui si aggiungono la guida sotto l’effetto di alcol (779 contravvenzioni, -14%) e il mancato uso di auricolare o vivavoce (787 contravvenzioni, -9,4%).
La Fondazione ANIA vuole quindi ribadire l’importanza di una guida prudente quale primo strumento nella lotta all’incidentalità stradale, una vera e propria tragedia nazionale per i costi sociali ed economici che ne conseguono. La Fondazione ANIA ribadisce l’invito a seguire un “decalogo” di regole per il periodo degli esodi e non solo: non assumere farmaci o alcolici prima di mettersi alla guida, non fumare in auto, non esagerare col caffè, dosare bene cibo e riposo, rispettare i limiti di velocità e, soprattutto, non distrarsi.
«Alta velocità, abuso di alcol, mancato rispetto delle regole, stanchezza e distrazione al volante – ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale – sono le cause che determinano l’80% degli incidenti. Prima di mettersi alla guida vale la pena pensare a noi stessi, alle persone che sono in macchina con noi e anche a quelle che incontriamo durante il nostro tragitto. Vale la pena mettere a rischio la vita di tutte queste persone per superficialità o imprudenza? Per questo il mio appello non è rivolto solo ai conducenti ma a tutte le persone che viaggiano in macchina: chi guida male può uccidere anche te, fallo smettere».
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