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Mercato auto Giappone: aria di crisi per il 2011. Cina futura patria delle auto?

MERCATO AUTO GIAPPONE – La buona notizia è che dopo sei anni le vendite di automobili in Giappone tornano a crescere nel 2010. Quella cattiva è che per il 2011 è previsto un calo del 10%, che riporterebbe le immatricolazioni su livelli vicini a quelli del 1977. Numeri che fotografano il Giappone di oggi, un paese che arranca di fronte all’incontenibile avanzata cinese. L’industria dell’auto, da sempre fiore all’occhiello della produzione nazionale, nei prossimi anni dovrà fare i conti con un mercato sempre più ristretto.

Gli incentivi hanno funzionato. Tra gennaio e novembre, in Giappone, si sono venduti 4 milioni e 668 mila veicoli, con un incremento del 10,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nei dodici mesi il bilancio dovrebbe essere vicino ai cinque milioni. A trainare la domanda sono stati gli incentivi a favore delle vetture a basso impatto ambientale, terminati in settembre. Non a caso nei mesi di novembre e dicembre il mercato è letteralmente colato a picco, con punte del -26%. Inoltre, con la fine degli sconti governativi costruttori, come Toyota, leader del mercato, stanno registrando un brusca frenata delle vendite di auto ibride.

Un 2011 con il freno a mano. Secondo la Jama, l’associazione dei produttori automobilistici giapponesi, l’anno prossimo il calo sarà del 10%, che vuole dire 491 mila veicoli in meno rispetto al 2010. Solo a fine 2011 è attesa una lieve ripresa, ma le incognite sono moltissime. C’è anche chi dimostra cauto ottimismo: le previsioni di IHS Global Insight parlano di un calo molto più contenuto, di appena il 2%. Intanto tutti costruttori rivedono al ribasso le loro stime: Toyota per la seconda metà dell’anno fiscale 2010-11 (il periodo va da ottobre a marzo) si attende una contrazione delle vendite del 28.2%, Honda e Nissan del 14.4% e del 16.8%, Mazda del 20%.

Un Giappone sempre più “regionale”. Raccontano navigati manager che un tempo si andava in Giappone per vedere nuovi orizzonti e immaginare quale direzione avrebbe preso il mondo dell’auto. Ma è la Cina oggi il nuovo ombelico del mondo: non a caso Mercedes ha deciso già da più di un anno di trasferire il centro stile da Tokyo a Pechino. Per non parlare dell’ultima edizione del Tokyo Motor Show datata 2009 e completamente snobbata dalla Case occidentali, che invece, a Shanghai e Pechino sono accorse in massa. Anche questo è un segno dei tempi.

Quattroruote.it

davide

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