MAXI MULTA PER TOYOTA – Ben 11 milioni di veicoli richiamati in tutto il mondo fra l’autunno 2009 e il 2010 per problemi di vario tipo, primo fra tutti quello dell’acceleratore. Troppi evidentemente secondo il governo americano che dopo gli episodi aveva deciso di intraprendere due indagini separate.
A distanza di mesi ecco il verdetto: una maxi sanzione di 32,4 milioni di dollari nei confronti della casa automobilistica nipponica, ufficialmente per carenze nella sicurezza delle autovetture Toyota. I 32,4 milioni di dollari inoltre vanno ad aggiungersi ai 16,4 milioni dello scorso aprile, generando così una somma totale che sfiora i 50 milioni complessivi.
Il segretario ai trasporti americano, Ray La Hood ha giustificato la decisione spiegando che “la sicurezza è la nostra priorità e prendiamo seriamente la nostra responsabilità di tutelare i consumatori. Sono contento che Toyota abbia accettato di pagare la massima sanzione possibile e mi attendo che Toyota lavori in modo collaborativo in futuro per assicurare la sicurezza dei consumatori”.
Alla Toyota hanno mantenuto la compostezza tipicamente nipponica. L’azienda – ha detto Steve St Angelo – chief quality officer di Toyota in Nord America “ha lavorato duramente nell’ultimo anno per archiviare queste vicende alle sue spalle e fissare nuovi standard di responsabilità nei confronti dei suoi clienti: questi accordi sono un’opportunità per voltare pagina”.
La speranza di Toyota adesso è che i clienti americani non decidano di intentare cause civili e penali nei confronti del colosso dell’auto che potrebbero ulteriormente svuotare le casse dell’azienda e danneggiarne l’immagine.
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