FIAT CONTRO ANNOZERO – 20 milioni di euro. A tanto ammonterebbe il risarcimento danni chiesto dal Gruppo Fiat alla trasmissione televisiva “Annozero” per le affermazioni andate in onda su Rai2 nella puntata del 2 dicembre 2010, ovvero per la “prova” comparativa tra Alfa Romeo MiTo, Citroen DS3 e MINI Cooper S in cui la sportiva del Biscione era arrivata ultima. La cifra non è ufficiale, ma è stata resa nota dall’ANSA in un breve dispaccio indirizzato alla stampa. L’unica comunicazione del Gruppo Fiat rimane quindi quella relativa alla richiesta dei danni in cui si riteneva strumentale l’utilizzo del servizio andato in onda in trasmissione e si prometteva un’azione di risarcimento “anche a tutela delle migliaia di lavoratori che quotidianamente danno il loro contributo alla realizzazione di prodotti sicuri e tecnologicamente avanzati”. La nota proseguiva con la specifica che il ricavato dalla battaglia legale sarà interamente devoluto in beneficienza.
E’ “una forma di difesa a fronte di una condotta tanto ingiustificata quanto lesiva della verità”, diceva il Lingotto, dopo aver visto che nella puntata “Forse Italia” di Annozero, con ospite anche il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, si poneva al centro della discussione, insieme alla riforma Gelmini dell’Università, la ricetta di Marchionne per il futuro della Fiat e gli stipendi dei manager. In quel contesto il conduttore, Michele Santoro, aveva mandato in onda un filmato in cui le tre vetture si sfidavano in una gara di velocità e in conclusione, essendo arrivata per ultima la MiTo, alcuni ospiti avevano dedotto che sarebbe meglio per Marchionne vendere Alfa Romeo, mentre altri – come il senatore Roberto Castelli – avevano puntato il dito sul metodo di realizzazione del servizio.
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