Esterni e posto di guida. La nuova Swift passa quasi inosservata, proprio per la sua prudente continuità col passato, però è auto furba e dalla linea piacevole e dalla personalità ben definita. Ora ha fari più lunghi e avvolgenti e un posteriore più arrotondato e sporgente in fuori. Accomodandosi nell’abitacolo, la cui posizione di guida è facilmente adattabile a tutti, si scopre che finalmente il volante è regolabile anche in profondità (sulle versioni top). Come nella carrozzeria, anche nella plancia si trovano molte novità, ma niente che stravolga l’apprezzabile impianto generale della Swift che conoscevamo. La strumentazione risulta molto ben leggibile anche nella guida notturna o con poca luce. La console centrale è sempre molto ordinata, con un display più grande per la radio e l’ormai irrinunciabile presa Usb vicino a quella da 12V.
Interni e bagagliaio. Il salto di qualità negli interni è evidente. Non soltanto per la presenza di optional di un certo tono come il climatizzatore automatico, ma più in generale per materiali e finiture. Lo spazio a bordo è buono e quattro adulti viaggiano comodamente. Il divano, però, non scorre, quindi la scelta di privilegiare il confort di chi viaggia va a scapito del vano posteriore. E qui arrivano le note dolenti. Il nostro test delle palline da tennis parla chiaro: 206 litri contro i 247 della vecchia Swift (provata su “Quattroruote” di giugno 2005). Inoltre, il vano è stretto e profondo, con una soglia di carico alta e un portellone piccolo, e non supera neanche la “prova passeggino”…
Prestazioni e consumi. Difficile trovare una milledue (esclusi i turbo) capace di far meglio. Pur senza alcuna velleità sportiva, questa Swift si muove con agilità e brillantezza. Oltre all’ottimo “0-100” in 11,7 secondi, riprende velocità in quinta senza problemi. Tocca i 167 km/h, ma quello che conta è che viaggiare a norma Codice è abbastanza agevole, grazie ai 94 CV a disposizione. Il sistema Start&Stop (disinseribile) è utile a contenere i consumi: in città, la nostra Swift 1.2 VVT fa i 14,1 km/litro, con una media di 7 litri/100 km.
Su strada. Nel complesso è un’auto molto maneggevole, facile e intuitiva da guidare, abbastanza divertente e sicura in ogni situazione (grazie anche alla presenza dell’Esp di serie su tutte le versioni). Di nuovo, c’è il servosterzo elettrico con assistenza variabile in funzione della velocità, che si è sempre dimostrato “sincero”. La Swift è scattante, s’inserisce bene in curva e frena con sicurezza. Nonostante i cerchi di lega da 16″, ha un assetto piuttosto morbido, che privilegia il confort: buche, rotaie o giunti autostradali non mettono in crisi le sospensioni, che riescono ad ammortizzare bene i colpi anche sul retrotreno. Buona l’insonorizzazione fino ai 110 orari, limite oltre il quale l’abitacolo diventa via via più rumoroso.
Quattroruote.it
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