BMW X3 – La BMW X3 mantiene la fisionomia piuttosto squadrata e spigolosa del modello che va a sostituire, pur essendo interamente nuova. Cresciuta in modo significativo (8 cm in più in lunghezza, arrivando a quota 465), questa suv si distingue in particolare per il frontale meno tormentato e più aggressivo, per la fiancata con una profonda nervatura che sale verso la parte posteriore per accrescere lo slancio e per la coda ben più moderna e grintosa, con lunotto sottile e grossi fanali. La BMW X3 pare anche molto più “piantata per terra”, perché le carreggiate (ovvero le distanze tra le ruote di uno stesso asse) sono cresciute di ben 9 cm: così, le ruote ora sono a filo della carrozzeria.
Grande e semplice
L’abitacolo è spazioso: cinque persone di media corporatura trovano posto senza troppi sacrifici, e il guidatore non ha certo problemi a mettersi comodo, considerando l’ampiezza delle regolazioni di volante e sedili (quelle a comando elettrico dell’auto che abbiamo guidato costano 1.300 euro). Come in molte BMW recenti, lo stile degli interni è molto classico e semplice; elegante, senza dubbio, ma anche poco fantasioso e, se non si sceglie qualche optional (per esempio, le modanature in legno per 460 euro o i sedili in pelle per 1.850), anche piuttosto “freddo”. Proporzionate al prezzo della BMW X3 le finiture (i materiali e soprattutto gli assemblaggi sono di notevole livello) e ben disposti i comandi; nell’alto tunnel centrale ci sono, tra l’altro, la manopola circondata da tasti per azionare radio, telefono e navigatore (di serie, con schermo di 6,5”), i tasti delle sospensioni elettroniche (1.100 euro) e quello del freno a mano elettrico. Il cassettino nella plancia e quello sotto il bracciolo centrale non sono grandi; enormi, in compenso, le tasche nelle porte (anche se il contenuto rimane in vista). Il baule è ben accessibile, ha una buona capacità (550/1600 litri) e lo schienale in tre parti reclinabili. Ma una suv punta molto sulla praticità, e in un modello nuovo avremmo gradito qualche “attenzione” supplementare: il divano scorrevole, innanzitutto, ma anche (per citare idee furbe già presenti in altre BMW) il tendalino che si alza in automatico, le levette per far scendere gli schienali vicine al portellone, il lunotto apribile. E qui non ci sono.
Sospensioni ok, ma c’è un po’ di rumore
I 184 cavalli del 2.0 turbodiesel della BMW X3 non sono pochi, ma più che scatti rabbiosi possono garantire un piacevole brio, che si trova soprattutto tenendo “allegro” il motore. In ogni caso, l’ottimo tempo dichiarato dalla casa per arrivare a 100 km/h (8,5 secondi) ci è sembrato un po’ ottimistico. Per conoscere il valore effettivo, insieme a quelli della velocità massima (210 km/h secondo la BMW) e dei consumi (abbiamo “visto” circa i 12 km/litro invece dei 17,9 ufficiali), vi rimandiamo a una prossima prova. La guida è piacevole, grazie allo sterzo dalla risposta omogenea e pronta e al rollio limitato per una suv; inoltre, con le sospensioni elettroniche nella più morbida taratura Normal, le irregolarità della strada vengono filtrate senza problemi. Il comfort è notevole, soprattutto su strada aperta; a bassa velocità, invece, il motore non è dei più silenziosi. E anche i continui avviamenti “automatici” quando si viaggia in città (c’è il sistema Start/Stop per consumare meno) sono tutt’altro che impercettibili. Infine, non abbiamo potuto provare la BMW X3 in fuori strada. Ma da una suv senza ridotte, per quanto 4×4, non c’è da attendersi chissà cosa, e molto dipende dalle gomme montate. C’è da dire, comunque, che l’altezza minima da terra è buona (21,2 cm) e che non manca l’utile sistema per mantenere automaticamente e senza sbandare una velocità ridotta nelle discese ripide e sdrucciolevoli.
Dotazione discreta per il prezzo
La BMW X3 nella versione Futura ha il “clima” bizona, i cerchi in lega di 18”, i sensori di parcheggio davanti e dietro (molto utili, perché in coda si vede davvero poco) e i fari bixeno. Non male, anche se la macchina è tutt’altro che regalata. Tra gli optional più interessanti, il moderno cambio automatico a otto marce (2.300 euro) e l’head-up display (nella foto), che proietta sul parabrezza le informazioni di navigatore e cruscotto (1.100 euro).
PREGI
Finiture. Gli interni non sono vistosi e non danno subito un’impressione di ricchezza, ma la qualità dei materiali e la precisione degli assemblaggi sono di alto livello.
Guida. Da questo primo contatto, per quanto breve, ci siamo fatti l’idea di una guida piacevole e sicura, che non sacrifica affatto il comfort.
DIFETTI
Baule. La capacità è buona, ma per rendere più facile la vita quando si carica e migliorare la sfruttabilità si poteva fare ben di più.
Rumorosità. Nella marcia cittadina il quattro cilindri non è proprio il massimo della discrezione.
AlVolante.it