VALENTINO ROSSI NEI TEST DI VALENCIA – Contrasti feroci nel Day-2 di Valencia. Difficile scegliere se faccia più notizia il miglior tempo di Stoner, che al debutto ha umiliato i colleghi della Honda, già abituati alla RC212V, o il 15esimo tempo di Valentino in sella alla GP11, staccato di 1″695 dalla vetta, sopravanzato da Capirossi sulla Ducati Pramac e con dietro i soli Abraham ed Elias.
Il divario tra Casey e Rossi non può essere spiegato solo dal metodo di lavoro; l’australiano è uno che guida sopra i problemi, mentre Vale prima di spingere i problemi deve risolverli.
Ma i tempi del Ricardo Tormo parlano chiaro. Il Canguro ha capacità adattive che avrebbero attratto anche l’attenzione di Darwin ed una velocità sul giro quasi ineguagliabile.
Il Dottore è più puntiglioso e metodico al box però anche più lento ad abituarsi ai cambi. Le somme vanno tirate alla fine, cioè tra un anno. Però al momento è chiaro che l’unione tra Valentino e la Ducati è una relazione che avrà bisogno di molto lavoro per funzionare.
“Lui è abituato alle giapponesi – ha dichiarato Casey – la Ducati invece è una moto unica, completamente differente, mi aspettavo che facesse fatica”.
Il Direttore Generale Ducati Corse, Filippo Preziosi, non si nasconde: “Mi aspettavo qualcosa di più – confessa – poteva andar meglio e possiamo far meglio. Forse si potevano ottenere più risposte ma le soluzioni si trovano quando si scende in pista e si trova il tempo. Allora arrivano le idee. Però sono contento delle performance di Hayden (sesto a mezzo secondo dal vertice) e che Randy De Puniet sia andato forte con la nostra moto”.
Valentino ha effettuato un totale di 87 giri ed al 99% sceglierà il motore Big Bang, meno esuberante dello Screamer. Il fenomeno di Tavullia è rimasto più che soddisfatto dal grip al posteriore, cosa che in Yamaha lo ha fatto patire non poco.
Più complessa la questione avantreno. Secondo Preziosi “…Valentino vuole lavorare sull’anteriore cercando diverse rigidità nel telaio”.
Questi sono gli aspetti principali sui cui lavorare nel tentativo di trovare la giusta armonia tra uomo, macchina, potenza e traiettorie.
“Non abbiamo motivo per essere preoccupati- spiega Preziosi – e anche Rossi, malgrado le difficoltà è sempre rimasto positivo e solare”.
Adesso che il data-base è più ricco di contenuti, e le idee per risolvere i problemi non mancano, seguiranno varie riunioni (una la settimana prossima, una a dicembre) a Borgo Panigale a cui prenderà parte anche il capo-meccanico Burgess, che sta imparando a conoscere i segreti della Desmosedici GP11.
Quindi sarà il turno dei collaudatori, che sperimenteranno in pista le sensazioni di VR46. A breve Valentino si opererà alla spalla, “che anche oggi gli ha creato qualche fastidio – puntualizza il dg – però io questa frase l’ho cancellata tenendo conto che lui fosse al 100% perche io mi voglio concentrare sui problemi della moto, e tutto quello che verrà con la spalla a posto sarà un di più”.
I tempi di recupero variano tra i 60 ed i 90 giorni, i test di Sepang sono tra 75. “Ma queste sono le stime per gli esseri umani – conclude Preziosi – qui stiamo parlando di Valentino Rossi”.
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