“Cominceremo la prova con la GP10 di Casey e due GP11. Una avrà il motore Big Bang (considerato leggermente più docile, ndr) e l’altra sarà equipaggiata con lo Screamer. Quindi faremo un paragone tra i dati ed inizieremo a costruire un database con le informazioni. In base ai commenti di Valentino e di Nicky Hayden decideremo quale direzione prendere”. Preziosi, come tutti del resto, non sta più nella pelle: “Mi dicono che assistere al de-briefing tecnico di Rossi è come seguire una lezione d’ingegneria all’Università. Solo molto più divertente”.
La due giorni di test nell’angusto circuito di Valencia, partirà domani alle 10:30: “Tra poco parlerò con Valentino e dovrò chiedergli di svegliarsi presto (the Doctor è poi entrato nel box Ducati protetto dal cappuccio della sua felpa nera perche, formalmente, fino al 31 Dicembre è ancora un rider Yamaha). Così iniziamo col piede sbagliato” scherza Preziosi riferendosi al fatto che VR46 piace dormire fino a tardi, “ma in questi test non cercheremo i giri veloci. È un lavoro da svolgere con tranquillità. Senza pressioni sui tempi e performance”.
Con l’arrivo del fenomeno a Borgo Panigale dovranno ri-analizzare ogni scelta passata ed abituarsi al modus operandi del Dottore: “Infatti cambierà anche la struttura ai box” prosegue l’ingegnere, “a Burgess, capomeccanico che stimo da una vita, spetta l’ultima parola e si relazionerà con Flammini (anche lui in arrivo dalla Yamaha, ndr) e il nostro Bistecca (Gabriele Conti, ndr) in base alle sensazioni di Valentino. Lo scambio d’informazioni con il pilota è un aspetto cruciale del nostro lavoro”.
I prossimi giorni serviranno quindi a costruire le fondamenta della partenrship tra Rossi e la “Rossa”. Il tempo a disposizione è ridotto, “perché in Moto Gp non c’è un attimo di respiro” puntualizza il dg, “e la concorrenza si è rafforzata. Stoner alla Honda fa paura, ma non c’è da spaventarsi, c’è da lavorare”.
E il mondo si domanda se il Dottore riuscirà a portare, come ha fatto con la Yamaha Mission-One, la GP11 ai vertici del motociclismo contemporaneo: “Sono molto triste di aver perso Stoner, rider sincero e fortissimo. Non pensavo di essere così legato. Lui era capace di portare il veicolo al limite in pochi giri, anche se ogni tanto l’avrei ucciso” sorride Preziosi, “ma Rossi, oltre ad essere il più grande, è una persona che mi ha sempre affascinato,e quando un tuo rivale ti affascina è sempre una cosa pericolosa. Adesso che Valentino è con noi, e sto iniziando a conoscerlo meglio, capisco perché i suoi amici e tutti quelli che ci hanno lavorato assieme, sarebbero pronti a buttarsi nel fuoco per lui”.
L’hospitality Ducati era stipata di giornalisti. Centinaia le auto parcheggiate nell’enorme piazzale a ridosso della pista. Il paddock brulica di personale e addetti ai lavori. Mai, nella storia della MotoGp, i test di fine stagione avevano attirato così tanta attenzione.
Omnicorse.it
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