Nuova Chevrolet Orlando, da gennaio 2011 nelle concessionarie

NUOVA CHEVROLET ORLANDO – In Italia sarà in vendita da gennaio, ma siamo andati in Corea per provarla in anteprima.

Per raggiungere il “proving ground”di CheongNa dove “assaggeremo” in anteprima assoluta la nuova Mpv di Chevrolet occorre molta pazienza, perché le auto nei dintorni di Seoul sono tante e medio-grandi o grandi, mentre lo spazio è poco. In più, arrivati al circuito ci viene vietato di scattare foto in movimento; ma abbiamo fatto 9.000 km per arrivare qui e ci tocca subire la prova “a luci spente” della Orlando.

L’auto, che al debutto al Salone di Parigi sembrava corpulenta, appartiene alla classe “quattro metri e mezzo” e ha un impatto visivo quasi normale. È molto squadrata, relativamente stretta in rapporto alla lunghezza, con ha un frontale imponente e incisivo. L’allestimento interno degli esemplari a disposizione dev’essere quello più economico, perché prevede rivestimenti dall’aspetto austero e manca di guarniture che potrebbero “riscaldare” l’ambiente. L’abitacolo, però, è ben pensato, ben costruito e pure ben disegnato, anche senza esibire soluzioni di grande impatto a eccezione del vano “segreto” accessibile sollevando il pannello di comando del sistema audio.

Il parabrezza poco inclinato e il cofano piatto, con ingombri ben definiti, facilitano la visibilità anteriore; dietro, invece, i poggiatesta la ostacolano. Lo spazio in lunghezza e altezza è tanto. Nella seconda fila di sedili c’è posto abbondante per gambe e testa e anche l’eventuale passeggero centrale se la passa bene, perché il rilievo del divano è poco pronunciato e l’accenno di tunnel non obbliga a tenere i piedi in posizioni strane. Le porte laterali posteriori sono incernierate davanti, e non scorrevoli come sulle concorrenti più recenti, ma hanno un grado di apertura ragionevole anche per chi deve accedere ai sedili della terza fila.

Il meccanismo che sblocca e trasla in avanti il divano centrale è pratico, così come quello che fa emergere dal piano del bagagliaio le due poltroncine separate. Coloro che si accomodano qui – anche se si tratta di due adulti – beneficiano di un’accoglienza assolutamente dignitosa, col solo disagio di dover tenere le ginocchia un po’ più alte della norma. Naturalmente, come su tutte le monovolume compatte a sette posti, quando si utilizzano tutti i sedili, lo spazio per i bagagli non è granché, ma il modo di caricare un paio di borse morbide, se non tre, lo si trova. Viaggiando in quattro/cinque, invece, c’è spazio a volontà, perché il padiglione della Orlando è un prisma quasi perfetto, ideale per ottimizzare la possibilità di carico.

SU STRADA
Il 2.000 turbodiesel, che in Italia avrà 131 o 163 CV, qui è in una versione intermedia da 155 CV destinata ad altri mercati, ma è comunque assimilabile alla nostra variante top. La rumorosità meccanica è contenuta, quella aerodinamica – a circa 130 km/h – un po’ meno, ma il vento forte che spazza la spianata di CheongNa impedisce di valutare quanto dipenda dall’auto e quanto incidano le condizioni ambientali. Il cambio a sei marce è piacevole da manovrare e opportunamente preciso. La taratura dell’alimentazione di questo esemplare (speriamo di preserie…) taglia però la spinta tra una cambiata e altra, rendendo l’accelerazione meno decisa di quanto, in realtà, potrebbe essere nelle corde di questo motore.

L’assetto, niente affatto cedevole, è molto composto anche sulle curve sopraelevate del circuito (situazione ben lontana da quella che sarà la quotidianità della Orlando), mentre lo sterzo sembra leggermente gommoso e non prontissimo nelle piccole correzioni. Questa sensazione è meno avvertibile sulla Orlando 1.800 a benzina da 141 CV, probabilmente per il minor peso che grava sull’avantreno. Qui, però, il cambio a sole cinque marce e la pigrizia a basso numero di giri impongono una guida all’insegna dei regimi medio-alti e di frequenti variazioni di rapporto quando si vuole viaggiare speditamente che non è certo adatta a un’auto di questo tipo.

MERCATO
La commercializzazione italiana della Orlando comincerà a gennaio e i prezzi verranno resi noti solo alla fine di novembre, ma non è azzardato ipotizzare un ventaglio compreso tra 20 e 25 mila euro, il che inserirebbe la Orlando tra le offerte più interessanti nel suo segmento, specie in combinazione con l’usuale generosità di allestimento delle auto coreane.

Gente Motori

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