Un disastro ambientale sì, ma non solo. Anche economico, visto che è stato calcolato che la perdita per lo Stato sarebbe di circa 143,2 milioni di euro l’anno, tra mancato pagamento dell’Iva sulle vendite (140 milioni di euro) e sugli smaltimenti (3,2 milioni), cui si aggiungono i mancati ricavi degli impianti di trattamento e i costi di bonifica delle discariche abusive.
Naturalmente ci sono zone in Italia dove tale fenomeno è più rilevante: è il caso di Puglia, Campania, Calabria e Sicilia dove si concentra più del 63% delle discariche abusive, per una superficie complessiva pari al 70,4% di quella sequestrata in tutta Italia.
In testa la Puglia (ma forse sarebbe meglio dire “in ultima posizione”) con il 22% del totale nazionale. Tra le regioni del centro, il Lazio vanta questo triste primato mentre al nord è il Piemonte, patria dell’industria automobilistica nazionale.
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