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Stand Suzuki al Salone di Milano 2010: GSX-R 1000 e GSR 750

STAND SUZUKI AL SALONE DI MILANO 2010 – La Suzuki si mette in mostra in uno stand molto luminoso dove primeggiano le colorazioni classiche in bianco e blu dei modelli sportivi, a sottolineare la tradizione del marchio giapponese.

Spiccano però anche il GSX-R 1000 in nero e la GSR 750, la nuova naked proposta in tutte le varianti cromatiche disponibili: dal bianco al rosso acceso, con telaio-motore che restano sempre in nero opaco. E si rivede anche il Crosscage, prototipo del 2008 svelato al Motor Show di Tokio.

Dopo averla esposta al Salone di Colonia, Suzuki porta anche all’Eicma la sua naked “magiorata”. Un modello che punta ad insidiare la concorrenza di Yamaha FZ8 e Kawasaki Z750R, in un segmento di mercato dai numeri ancora importanti.

Al colpo d’occhio lo stile è molto “manga”, con linee taglienti e spigolose che convergono verso il grosso faro anteriore con un cupolino minimal integrato. Il tutto sostenuto da un telaio a doppio trave diagonale in acciaio, che accoglie anche il motore da 749 cc derivato dalla sportiva GSX-R 750. Propulsore adeguatamente addolcito, con maggiore propensione all’erogazione ai medi regimi. Non arriva, invece, il ride by wire, ma resta il comando del gas a cavo.

La GSR 750 è nel complesso una moto che conferma una tecnologia costruttiva di base piuttosto standard, come testimonia anche l’ormai datato forcellone posteriore e il mono regolabile nel solo precarico molla. Va un po’ meglio all’anteriore con la forcella rovesciata da 41 mm e la coppia di dischi da 310 mm con pinze Tokico.

La filosofia di Suzuki per la gamma delle medie sportive è: “i dettagli fanno la differenza”. Così entrambi i modelli K11 mostrano una serie di rifiniture estetiche e tecniche che non li stravolgono ma ne attualizzano la produzione.

Si schiaccia quindi l’affilato cupolino, che ora ha un gruppo ottico nuovo e stilisticamente più vicino alla sorella maggiore di 1000 cc. L’estetica resta però abbastanza fedele alla versione precedente, mentre arriva un inedito scarico più leggero e quattro-in-uno. Nel complesso la 600 e la 750 vengono snellite rispettivamente di 8 e 9 kg, grazi anche alla riduzione della massa del telaio che ora pesa 900 gr. in meno.

Si aggiorna il propulsore con interventi sulla fasatura degli alberi a cammes e i pistoni alleggeriti. Inoltre il motore vede un’inclinazione di 3° all’indietro nell’ottica della riduzione dell’interasse. Soluzione che dovrebbe garantire una miglior maneggevolezza in curva. Infine non manca la frizione antisaltellamento e la centralina con due mappature disponibili. Elementi ormai indispensabili nel segmento delle sportive stradali.

Motonline.com

davide

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