È arrivata la nuova Ford C-Max, versione 5 e 7 posti. Ci ha incuriosito di più la seconda, e per questo l’abbiamo messa alla frusta. La macchina fa onore alla lettera “C”, che simbolizza non solo il segmento di mercato in cui si posiziona la vettura, ma indica anche le caratteristiche particolari della C-Max: comfort (Comfort), capacità (Confidence) e controllo (Control). “Max” allude a tutto ciò che si dovrebbe ottenere con questo minivan compatto: l’optimum.
E per quanto riguarda linea e l’abitabilità, nulla da dire. Già la cinque porte è spaziosa come una monovolume al top di gamma, alta come una Sport Utility Vehicle e con il comfort dei sedili di un’elegante berlina di lusso. È un Multi Activity Vehicle (MAV) alto oltre 1,6 metri. È lunga 4,38 metri (un cm in più), larga 1,83, alta 1,63 (+3 cm). Mentre il passo è cresciuto di appena 1 cm a 2,65 metri. La piattaforma però è nuova: quella delle future Focus.
Invece, la nuova Ford C-Max 7 ha un passo allungato di 140 millimetri. Splendide le comodissime portiere scorrevoli. Te la ritrovi davanti e il cofano corto ti colpisce; parabrezza leggermente inclinato, con le parti del tetto ellittiche. Bassa linea di cintura, nervature, sguardo aggressivo la rendono addirittura sexy, pur non essendo una supercar.
Sali a bordo, la guidi e capisci che hanno eliminato tutti i percorsi attraverso i quali i fastidiosi elementi NVH (Noise, Vibration, Harshness) possono penetrare nell’abitacolo. Ciò interessa le cavità non trattate antiruggine (possono fungere da corpi di risonanza) come pure i passaggi fra vari componenti e materiali.
La guidi con piacere: il servosterzo elettroidraulico assicura una sensazione di guida dolce e precisa ed è dotato del sistema EHPAS (electric-hydraulic power-assisted steering) che funziona in base alla velocità di marcia e rispetto ai servosterzi convenzionali a funzionamento idraulico richiede una forza ridotta di circa il 20%.
Il massimo della praticità è il nuovo meccanismo di ripiegamento dei sedili della seconda fila: il sedile centrale gioca a nascondino sotto il cuscino del sedile di destra, e crea uno spazio di passaggio per accedere all’ultima fila.
Per quanto riguarda i motori, fra i vari benzina abbiamo l’aspirato 1.6 litri da 125 CV e 159 Nm abbinato al cambio manuale a 5 rapporti: secondo la Casa, consuma 6,6 l/100 km e ha emissioni di CO2 pari a 154 g/km. Sulla C-Max debutta il motore EcoBoost 1,6 litri turbo a iniezione diretta. E i diesel? Tre TDCi tutti dotati di DPF di serie: dal Duratorq 1.6 115 CV al 2.0 litri TDCi 115 CV e 163 CV (quest’ultimo l’abbiamo testato noi).
Unica pecca: il 2.0 turbodiesel da 163 cavalli non eccelle in quanto a ripresa, specie sulle salitine. Certo, non è una macchina sportiva, e non ci si deve attendere pepe dal propulsore. Ma sarebbe lecito aspettarsi un pizzico di grinta in più. Comunque, in curva è dotata di eccellente tenuta di strada: pare una berlinetta.
Bassissimi i prezzi della Ford C-Max e della C-Max 7, che partono rispettivamente da 19.000 e 20.500 euro. Con un listino del genere, anche un propulsore non proprio eccitante viene perdonato.