La Suzuki ha confermato di aver esteso per altri due anni il contratto di Alex Rins, che ha debuttato in MotoGP in sella alla GSX-RR nel 2017.
Alex Rins prolunga la sua esperienza in Suzuki. Lo spagnolo ha ripagato la fiducia della casa giapponese firmando due vittorie l’anno scorso. Si è imposto ad Austin su Valentino Rossi e a Silverstone ha bruciato Marc Marquez in volata per appena 14 millesimi. Era dal 2000 che la Suzuki non conquistava due successi in una stagione nella classe regina.
Suzuki non ha nascosto di voler mantenere sia Rins, quarto nel Mondiale del 2019, sia Joan Mir. Secondo quanto riporta Autosport, il responsabile Davide Brivio ha detto che c’è già un accordo di massima per un prolungamento biennale di entrambi i piloti.
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MotoGP, l’annuncio di Rins
Domenica, Rins ha annunciato in una diretta Instagram di aver esteso il contratto fino al 2022. “In questo modo, il mio rapporto con Suzuki durerà sei anni. Crediamo che questa stabilità sia un bene per tutti” ha detto. “Devo ammettere che mancava solo la firma, perché il team e Alex volevano continuare a lavorare insieme. Da mesi abbiamo raggiunto un accordo di massima, ma ora è tutto davvero compiuto e sono fiero di poterlo annunciare“.
Suzuki, che deve ancora confermare in via ufficiale il prolungamento del contratto di Mir, ha mostrato prestazioni decisamente brillanti nei test invernali. C’è stata infatti almeno una GSX-RR nei primi tre posti nella classifica combinata dei tempi a Sepang e in Qatar.
Si va delineando così lo scenario dei piloti per la stagione 2021. Yamaha ha annunciato che i piloti ufficiali saranno Maverick Vinales e Fabio Quartararo, Honda ha blindato Marc Marquez per quattro anni con un’operazione da 100 milioni, secondo le ultime indiscrezioni. Ducati, invece, ha spiegato ad Autosport che il team ufficiale sarà composto da due dei cinque piloti che guidano una Desmosedici nel 2019: Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci, Jack Miller, Francesco Bagnaia e Johann Zarco.
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